Dovrei acquistare una casa singola anni 70 completamente da ristrutturare e avrei intenzione, in fase di atto notarile, di suddividere l’immobile in due unità distinte: piano sopra e piano sotto con una scala interna comunicante e schede catastali separate, impianti di riscaldamento-luce-acqua-gas tutti separati e accesso pedonale dalla strada separato per ogni abitazione. A questo punto chiedo se rientrando in tutte le casistiche come soggetto, se é possibile usufruire delle agevolazione superBonus 110% per entrambi gli appartamenti facenti parte di unica casa singola ma completamente indipendenti. Faccio presente che attualmente l’immobile è dotato di un unico impianto di riscaldamento.
Qualora esista un vano scale comune si configura il mini-condominio, se invece gli ingressi e gli impianti saranno indipendenti ed autonomi saranno considerate due unità unifamiliari. Procedendo con la suddivisione prima di accedere agli incentivi si ottiene un’unità riscaldata e una no. Per accedere ai bonus relativi all’efficientamento energetico (Ecobonus, Superbonus, ecc…) l’edificio oggetto di intervento DEVE essere dotato di impianto di riscaldamento ante intervento. Va inoltre tenuto presente che, secondo la circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 13/E del 31 maggio 2019, nel caso di interventi di recupero edilizio che comportino l’accorpamento di più unità abitative o la suddivisione in più immobili di un’unica unità abitativa, per l’individuazione del limite di spesa vanno considerate le unità immobiliari censite in Catasto all’inizio degli interventi edilizi e non quelle risultanti alla fine dei lavori.