Ringrazio anticipatamente per le risposte sicuramente esaustive che mi fornirete. Brevemente riguardo all’ecobonus al 110% contenuto del recente decreto rilancio, 3 domande:
1 – LA CESSIONE DEL CREDITO FISCALE E’ UNA FACOLTA’ DEGLI ISTITUTI FINANZIARI OPPURE E’ UN OBBLIGO? IN PAROLE POVERE LA BANCA SI PUO’ RIFIUTARE DI SCONTARE IL CREDITO FISCALE MATURATO?
2. IL PRIVATO PUO’ CEDERE DIRETTAMENTE IN BANCA IL CREDITO FISCALE OPPURE LA CESSIONE DEL CREDITO FISCALE SPETTA SOLO AI FORNITORI DEL SERVIZIO E COMUNQUE AI POSSESSORI DI PARTITA IVA?
3. QUANDO MATURA IL CREDITO FISCALE? MAURA ALL’INDOMANI DELL’EMISSIONE DELLA FATTURA? OPPURE DOPO IL NULLA OSTA DI UN ENTE/ASSOCIAZIONE CERTIFICATRICE?
Buongiorno, le modalità di cessione del credito sono regolate dall’Art. 121 del “Decreto Rilancio”, ed avrà ampie possibilità di applicazione.
Va innanzitutto precisato che questa formula non è riservata esclusivamente all’ecobonus 110% ma anche alle altre tipologie come ad esempio: bonus ristrutturazione del 50%, ecobonus 65%, bonus facciate 90%, ecc…
Le modalità di cessione descritte sono diverse, si potrà infatti optare per uno sconto in fattura sul corrispettivo dovuto all’esecutore dei lavori o ceduto ad altri soggetti, compresi ad esempio banche e/o intermediari finanziari. In alternativa si potrà procedere tramite “detrazione con proprio reddito” ripartito in 5 rate di pari importo.
I soggetti coinvolti non sono obbligati ad accettare la formula di cessione del credito d’imposta.
Lo modalità operative per la cessione del credito d’imposta sono tuttavia in fase di definizione, bisognerà quindi attendere specifiche istruzioni.
Per l’ottenimento del credito fiscale, a seguito degli interventi dovrà essere conseguita una riduzione di almeno due classi energetiche dimostrata tramite APE (Attestazione di Prestazione Energetica) pre e post intervento redatta da tecnico abilitato in forma di dichiarazione asseverata. Condizione indispensabile per ottenere l’incentivo sarà il VISTO DI CONFORMITA’ per la presentazione telematica all’Agenzia delle Entrate e/o ai soggetti abilitati all’asseverazione della congruità delle spese.